2010-03-21 Problemi con la Metro Roma-Lido

 

....SEGUE...

 

La lettera di  Piero è stata pubblicata anche dal Corriere della Sera (non sono in grado di riportarvela, ma immagino simile a quella di Repubblica) e gli è arrivata anche la risposta dell’ATAC, che vi ho già inviato.

Daniela, nel frattempo, ha trovato dei siti a cui comunicare la disavventura... uno è questo, ha riportato anche la “risposta” dell’ATAC....coloriti, i primi commenti !!!

 

 

 

Cari amici amanti della bicicletta. Ho scoperto il vostro blog proprio  cercando dove poter rendere nota la spiacevole vicenda di domenica scorsa accaduta domenica scorsa ad un gruppo della nostra associazione- VediRomaInBici. Ed eccoqui che leggo di questa notizia decisamente inerente all'argomento.
Siamo andati ad Ostia con il trenino. Eravamo una ventina di persone ma al ritorno eravamo già dicisi in gruppi per diversi motivi. eravamo in nove a dover prendere la metro e una volta giunto il primo treno.. il capotreno è uscito fuori dicendo che potevano salire solo tre persone.. ci siamo un pò  lamentati della cosa, abbiamo cercato di chiedere gentilmente se poteva entrare qualcun altro ed è riuscita ad inserirsi un'altra persona solo perchè sarebbe scesa presto. Per il resto del gruppo è stato irremovibile. E così siamo rimasti in cinque a dover aspettare il treno successivo  dopo dieci minuti con la premessa però che se non riuscivamo ad entrare su questo, la frequenza avrebbe iniziato ad essere ogni mezz'ora.
Arrivato quindi questo treno.. ecco lì che è uscita fuori un capotreno donna ancor apiù irremovibile che ha subito detto: tre persone (mi viene quasi il sospetto che fosse stata già informata dal collega tramite telefono). Abbiamo insistito considerando anche che il vagone era vuoto!!! A voi immaginare quanto sia stat sgarbata e autoritaria urlando a tutta voce che sarebbe stato meglio lavorare all'estero dovo conoscono e rispettano le regole.  E così siamno entrati in tre e gli ultimi due hanno dovuto aspettare mezz'ora.
Ovunque io abbia consultato (sito  atac etc..) non vedo scritto da nessuna parte questa regola che, se davvero esiste, credo dovrebbe risultare visibile a tutti.
Io penso che dovremmo farci sentire in qualche modo e segnalare l'incongruenza di una regola simile da mettere in pratica a marzo su un treno praticamente vuoto. se davvero è così, posso sicuramente capire e ritenere giusto nei mesi estivi o in cui il treno è affollato ma.. in altre occasioni ci vorrebbe un pò più di elasticità mentale.
E meno male che non fanno altro che invitare a dare un contributo all'aspetto ecologico del paese.!!
Ci siamo fatti sentire dall'Atac segnalando quanto accaduto ma anche e soprattutto per sensibilizzare e  invitare a prendere in considerazione una eventuale variazione delle loro regole.
Questa è stata la loro risposta:

" rispondiamo alla sua segnalazione con la quale pone alla nostra attenzione il trasporto delle biciclette sulla metropolitana. La informiamo che come riportato sulla Carta dei Servizi del Trasporto Pubblico 2009 (consultabile sul nostro sito www.atac.roma.it) è consentito trasportare la bicicletta (a trazione normale e senza alcun tipo di motore) sul primo vagone dei treni delle linee A e B di metropolitana e sulla ferrovia regionale Roma-Lido, i giorni feriali dopo le 21.00 e nei giorni festivi per l'intera durata del servizio. Ogni passeggero può portare una sola bicicletta ed è comunque vietato l'uso delle scale mobili, l'uso di rampe di scale fisse di larghezza inferiore a 2 metri, l'uso delle scale fisse quando la scala mobile adiacente è fuori servizio. Dove presenti e funzionanti, è comunque obbligatorio l'utilizzo degli ascensori per il trasporto della bici in stazione. Sulla linea A della metropolitana non sono accessibili per il trasporto delle biciclette le stazioni di Spagna, Barberini, Repubblica, Termini, Vittorio Emanuele e San Giovanni. I bambini al di sotto dei 12 anni possono accedere con la bicicletta sui treni solo se accompagnati da un adulto. I gruppi con più di 5 biciclette devono segnalare la propria presenza, con un anticipo di 24 ore, ai numeri: 06 57533342 begin_of_the_skype_highlighting              06 57533342      end_of_the_skype_highlighting (Metro A), 06 57533330 begin_of_the_skype_highlighting              06 57533330      end_of_the_skype_highlighting (Metro B) e allo 06 5748089 begin_of_the_skype_highlighting              06 5748089      end_of_the_skype_highlighting(Roma-Lido), per ricevere la necessaria assistenza dal personale di stazione. Cordiali saluti ATAC Spa Direzione Mercato Gestione Reclami Riferimento Codice WEB: 8B40B60F-AC17-4B93-8FB1- CDDC2A4340D1 Non rispondete a questa email; per ulteriori contatti utilizzare nuovamente il modulo presente sul sito http://www.atac.roma.it

Si è trattato quindi di una non-rispsota di fatto ma pèossimao considerare che  quindi anche la rigida capotreno che ci invitava a conoscere e rispettare le regole NON ERA BEN INFORMATA non avendo consentito di entrare in CINQUE su un treno VUOTO!!

Saluti a tutti voi,
Daniela.

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Dani4

 

#2    27 Marzo 2010 - 21:35

 


Non c'è più motivo di incazzarsi,  solo una vasta lattiginosa tristezza pervade questa penosa e violenta Bananas City.

  Se non fosse per la stupida inutile sciatta ennesima cattiveria subita, ci sarebbe da scompisciarsi per l'accostamento con l'"Europa delle REGOLE".

Chissà quale Europa avevano in mente , non certo quella che pensavo di  aver visto nei miei viaggi dove treni e metro, addirittura tram,  ospitano allegri e sereni gruppi di bici, addirittura con mamme pendolari..

....devo aver sognato, torno a dormire per non confondermi con questo misero e nefasto orrore, mai pago di cotanto squallore.

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caiofabricius

 

#3    28 Marzo 2010 - 20:06

 


Daniela, è successo anche a me qualche mese fa. Il regolamento delle cinque bici alla volta non sempre viene fatto rispettare, ultimamente però ho notato che sono un po' più zelanti.

Ciao

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andreasan

 

#4    29 Marzo 2010 - 08:53

 

Se il regolamento dice cinque avevate diritto a cinque, e che le "regole" se le imparassero loro per primi.
Se succede a me una cosa del genere io mi faccio dare il nome del capotreno e gli faccio rapporto.
Non ho sottomano le foto della Ciemmona di due anni fa, ma su un vagone di bici ce ne avremo caricate cinquanta. Ovviamente i solerti "paladini delle regole (inventate)" coi gruppi piccoli fanno i gradassi, ma con cinquanta "fanno pippa".
La prossima volta siate più aggressivi.

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Pierfranco

 

 

.....SEGUE....

Piero, su suggerimento di Alfredo,  ha inviato un rapporto sui fatti del 21 marzo sul treno per Roma a Paolo Masini consigliere comunale vice
presidente della commissione scuola cultura e sport. In essa ha fatto
notare l'aperta violazione del regolamento atac (3 bici invece di 5) e  menzione del suo reclamo all'atac e della ridicola risposta
dell'azienda.


Ad ogni buon conto ecco il testo del messaggio:

 

 

 

Da: tuccigf@tiscali.it
Data: 29/03/2010 18.31
A: <paolo.masini@comune.roma.it>
Ogg: violazione regolamento atac bici al seguito

Gent. on. Paolo Masini,


mi rivolgo a lei come vicepresidente della commissione scuola cultura
sport, per denunciare un supruso commesso da alcuni dipendenti atac ai
danni di utenti con la bici al seguito, fatto avvenuto in spregio al
regolamento atac sul trasporto delle bici al seguito di passeggeri.
Le illustro i fatti che possono essere suffragati da almeno quattro testimonianze.
Il giorno domenica 21 marzo alle ore 12,30 mi trovavo con altri amici
ciclisti alla stazione Castel Fusano della ferrovia Roma-Lido in
gestione all'atac. Eravamo nove persone con la bici, tutti avevamo
regolarmente vidimato il biglietto per noi stessi e un altro per le bici,

come da regolamento.
Arriva il primo treno, esce il capotreno e ordina che possono salire
solo 3 persone con le biciclette, a nulla sono servite le nostre
rimostranze, facevamo notare che il treno era vuoto e che il regolamento parla - caso mai - di 5 biciclette.
Abbiamo atteso circa 10 minuti il treno successivo. Anche qui è sceso
il capotreno e, in modo molto sgarbato, ha ordinato che solo tre bici
potevano salire. A nulla sono servite le nostre rimostranze. Faccio
notare che anche questo treno era vuoto.
Per il prossimo treno abbiamo atteso mezz'ora. Per nostra maggiore
sicurezza ci siamo spostati alla stazione Cristoforo Colombo per essere
più sicuri di essere i primi che avevano diritto di salire sul treno.
Così è successo. Finalmente siamo partiti alla volta di Roma.

Nel viaggio sono salite alle stazioni intermedie altre bici, certamente
eravamo almeno 6, nessun rilievo ci è stato posto.
Faccio altresì presente che nel viaggio di andata, la mattina alle ore 9 da Porta San Paolo a Ostia centro, siamo partiti in cinque con le bici al seguito

e nelle stazioni intermedie sono salite altre 4 persone con la bici al seguito. Nessun rilievo ci è stato mosso.
Sono andato a rivedere il regolamento atac, facilmente reperibile su internet nel sito dell'azienda, tale regolamento dice soltanto che i gruppi superiori a cinque devono preavvertire almeno 24 ore prima.

Quindi 5 non tre, se a noi era applicato il regolamento riservato ai gruppi. Inoltre nel regolamento si dice che il servizio bici più treno o metro può essere sospeso o scaglionato in condizioni di alta affluenza di pubblico.

E questo non era il nostro caso, si trattava di una giornata nuvolosa e fredda, il treno era vuoto, lo sottolineo ancora.
Ho presentato un ricorso all'atac via internet, la risposta è una non risposta. L'impiegato ha fatto solamente un copia e incolla del regolamento atac parlando anche lui di 5 persone a gruppo.

Ma allora la matematica è un'opinione in questa azienda.
A parte che il regolamento dell'azienda è stato violato, ma è possibile un'applicazione così ottusa dello stessa?

Se il treno era vuoto, che bisogno c'era di così tanto zelo?

Visto che la nostra città ha così tanti problemi di traffico e di inquinamento non è meglio per tutta la collettività incoraggiare il trasporto sul mezzo pubblico e con le bici?
Se questo è vero, non si può cambiare in maniera più favorevole agli utenti con la bici tale regolamento?

La legge è per l'uomo o l'uomo deve essere per la legge?


La ringrazio per la cortese attenzione.

Nel salutarla cordialmente mi attendo una sua risposta.


Piero Tucci
via Omodeo 29 Roma
tel. 06-7834 55 48
tuccigf@tiscali.it

P.S.

Se vuole posso farle avere il mio reclamo all'atac con la risposta dell'azienda.