CICERUACCHIO

Da Wikipedia:

“Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, settembre 1800Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell'originale romanesco ciruacchiotto (grassottello)”.

 

E questo è il suo monumento, molto toccante, che lo ritrae insieme al figlio Lorenzo, 13 anni, fucilato insieme a lui dagli austriaci. Chi lo ricorda? Abbiamo ammirato questa scultura in Lungotevere di Ripetta il 2 marzo 2008, il tema era: “I luoghi del Risorgimento” e non eravamo ancora… VediROMAinBici.

 

 

E adesso …. sorpresa:

“In occasione del 150º anniversario dell'Unità d'Italia, il monumento a Ciceruacchio, già spostato nel 1960 in occasione della creazione del sottovia di Passeggiata di Ripetta, è stato trasferito al Gianicolo ed inaugurato il 16 marzo 2011. La nuova collocazione, poco prima dell’uscita verso San Pancrazio, accanto al viale intitolato al figlio Lorenzo, intende restituire al monumento a Ciceruacchio, prima sistemato ai margini di un’arteria di rapido scorrimento, il giusto decoro, trasferendolo nel luogo simbolo del Risorgimento romano e sottraendolo ad una situazione di grave degrado ambientale e atmosferico”.

 

Mentre consiglio a tutti una visita nel Museo della Repubblica Romana, aperto a Porta San Pancrazio (io l’ho apprezzato sabato scorso, quando ho scoperto la novità del monumento), vi riporto, sempre da Wikipedia, un sunto della storia del nostro eroe:

“Abbracciata la causa mazziniana dopo il voltafaccia del pontefice avvenuto con l'allocuzione del 29 aprile 1848, aderì alla Rivoluzione del 1849. Partecipò attivamente ai combattimenti contro l'assediante francese e dopo la caduta della Repubblica Romana, nel luglio dello stesso anno, lasciò Roma con l'intento di raggiungere Venezia, che ancora resisteva agli Austriaci, insieme a Garibaldi e ad alcuni fedelissimi. Attraversati gli Appennini, raggiunse Cesenatico dove, requisiti alcuni bragozzi, si imbarcò. In prossimità del delta del Po fu intercettato da una vedetta austriaca e costretto con gli altri all'approdo. Ciceruacchio e i suoi compagni chiesero l'aiuto di alcuni abitanti del posto per raggiungere Venezia ma questi li denunciarono alle autorità. Brunetti fu così arrestato dagli Austriaci e fucilato a mezzanotte del 10 agosto 1849, insieme al figlio Lorenzo di tredici anni, al prete Stefano Ramorino, Lorenzo Parodi di Genova, Luigi Bossi di Terni che era in realtà il figlio maggiore di Angelo Brunetti (quindi Luigi Brunetti) che cambiò nome dopo essere stato accusato di essere stato l'esecutore materiale dell'assassinio di Pellegrino Rossi, capo del governo pre-rivoluzionario, Francesco Laudadio di Narni, Paolo Baccigalupi e Gaetano Fraternali (entrambi di Roma)”.

C.C.