CICERUACCHIO
Da
Wikipedia:
“Angelo
Brunetti detto Ciceruacchio
(Roma, settembre 1800 – Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che
combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta
fuggì con Giuseppe
Garibaldi per raggiungere Venezia.
Il soprannome
ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell'originale
romanesco ciruacchiotto (grassottello)”.
E
questo è il suo monumento, molto toccante, che lo ritrae insieme al figlio Lorenzo,
13 anni, fucilato insieme a lui dagli austriaci. Chi lo ricorda? Abbiamo
ammirato questa scultura in Lungotevere di Ripetta il 2 marzo 2008, il tema
era: “I luoghi del Risorgimento” e non eravamo ancora… VediROMAinBici.
E adesso …. sorpresa:
“In
occasione del 150º anniversario dell'Unità
d'Italia, il monumento a Ciceruacchio, già spostato nel
Mentre consiglio
a tutti una visita nel Museo della Repubblica Romana, aperto a Porta San
Pancrazio (io l’ho apprezzato sabato scorso, quando ho scoperto la novità del
monumento), vi riporto, sempre da Wikipedia, un sunto della storia del nostro
eroe:
“Abbracciata
la causa mazziniana dopo il voltafaccia del pontefice avvenuto con
l'allocuzione del 29 aprile 1848, aderì alla Rivoluzione del 1849. Partecipò
attivamente ai combattimenti contro l'assediante francese e dopo la caduta
della Repubblica Romana, nel luglio dello stesso
anno, lasciò Roma con l'intento
di raggiungere Venezia, che
ancora resisteva agli Austriaci, insieme a Garibaldi e
ad alcuni fedelissimi. Attraversati gli Appennini, raggiunse Cesenatico dove, requisiti
alcuni bragozzi,
si imbarcò. In prossimità del delta del Po fu
intercettato da una vedetta austriaca e costretto con gli altri all'approdo.
Ciceruacchio e i suoi compagni chiesero l'aiuto di alcuni abitanti del posto
per raggiungere Venezia ma questi li denunciarono alle autorità. Brunetti fu
così arrestato dagli Austriaci e fucilato a mezzanotte del 10 agosto 1849, insieme al figlio Lorenzo di
tredici anni, al prete Stefano Ramorino, Lorenzo Parodi di Genova, Luigi Bossi di Terni che era in realtà il figlio
maggiore di Angelo Brunetti (quindi Luigi Brunetti) che cambiò nome dopo essere
stato accusato di essere stato l'esecutore materiale dell'assassinio di Pellegrino Rossi, capo
del governo pre-rivoluzionario, Francesco Laudadio di Narni, Paolo Baccigalupi e
Gaetano Fraternali (entrambi di Roma)”.
C.C.