BIBLIOTECHE DI ROMA
Una fantastica passeggiata tra i libri.
Andiamo a scoprire dove si conserva il sapere dell’umanità.
Biblioteca: dal latino (a sua volta derivato dal greco) = raccolta di libri.
STORIA DELLE BIBLIOTECHE
Le più antiche biblioteche del mondo sorsero a Tell al Amarna in Egitto, a Marni e Ebla in Siria
erano più che altro archivi in cui venivano conservati conservati documenti e lettere. Le prime vere e proprie biblioteche furono quella di Assurbanipal nel VII sec. a.C. a Ninive in Mesopotamia e di Pisistrato ad Atene nel VI sec a.C. In età ellenistica sorse la più celebre biblioteca dell'antichità ad Alessandria d'Egitto per opera dei Tolomei che fu anche scrittorio di papiri, giunse a contenere 700.000 volumi quando fu in parte distrutta da un incendio nel 47 a.C. Famosa fu anche la biblioteca di Attalo I a Pergamo in Asia Minore sorta nel III sec. a.C.
A Roma la prima biblioteca pubblica fu fondata da Asinio Pollione sull'Aventino nel 39 a.C dal bottino della sua guerra vittoriosa contro i Dalmati. In età imperiale sorsero biblioteche per volere di Augusto (la Palatina), Tiberio, Vespasiano e Traiano (quella nella basilica Ulpia nel Foro di Traiano visse fino al V secolo). All'epoca di Costantino Roma contava 28 biblioteche pubbliche.
Nel Medioevo sono i monasteri benedettini a creare grandi biblioteche nelle quali si copiano i manoscritti antichi e permettono la trasmissione della cultura greco-romana altrimenti dispersa. Tra le biblioteche più importanti sono quella dell’abbazia di Montecassino, del cenobio di Bobbio e del monastero di Citeaux. Un altro incremento delle biblioteche si ebbe nel XII secolo con la nascita delle prime università: Bologna e Parigi per prime.
Nel rinascimento nascono le prime biblioteche laiche ad opera di vari signori, come la Maltestiana a Cesena, la Estense a Ferrara poi trasferita a Modena, la Gonzaghesca a Mantova, la Laurenziana a Firenze, la Marciana a Venezia (che nasce da quella del cardinal Bessarione). Accanto a queste sorsero anche biblioteche ecclesiastiche, prima fra tutte la Biblioteca Apostolica Vaticana fondata da Sisto IV nel 1475. Determinante fu l’invenzione della stampa che alla fine del Quattrocento moltiplicò il numero e la disponibilità dei volumi. Fuori d’Italia è importante la biblioteca Palatina di Heidelberg.
Nel Cinquecento nascono le prime case editrici a Venezia, ad Amsterdam, a Lione, a Lipsia. Nel Seicento nascono le prime grandi biblioteche pubbliche: la Angelica di roma, la Ambrosiana di Milano, la Bodleiana di Oxford e quella di Cambridge. Dal 1660 nascono le grandi biblioteche nazionali: a Berlino nel 1661, a Parigi nel 1692, a Vienna nel 1722, ed altre.
Nell’Ottocento c’è un grande sviluppo numerico di biblioteche e incremento delle dotazioni librarie di ognuna.
A partire dal XX secolo nasce la scienza biblioteconomica con la classificazione delle opere grazie agli studi di Melvil Dewey. Si assiste alla diversificazione delle attività bibliotecarie mediante la diversificazione dei servizi offerti agli utenti, l’organizzazione di mostre, incontri di lettura e conferenze. Con l’istituzione delle Regioni (anno 1970) vengono trasferiti ad esse le competenze sulle biblioteche locali. Dagli anni Ottanta si assiste al crescente sviluppo dell’utilizzo del computer per l’informatizzazione dei cataloghi. Dagli anni Novanta si arriva alla biblioteca digitale. Il Codice dei Beni Culturali del 2004 definisce “biblioteca, una struttura permanente che raccoglie e conserva un insieme organizzato di libri, materiali e informazioni, comunque editi o pubblicati su qualunque supporto e ne assicura la consultazione al fine di promuovere la lettura e lo studio”.
BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE
viale Castro Pretorio 105
Fondata nel 1877 con il materiale della biblioteca dei Gesuiti del Collegio Romano al quale si aggiunsero altre 70 biblioteche claustrali, da allora è stata continuamente accresciuta. E' di carattere generale con pregevoli fondi speciali come topografia romana, riproduzione di codici, libri arabi, cinesi e giapponesi, opere relative alla storia della Compagnia di Gesù, raccolte di quotidiani, riviste, atti ufficiali e accademici italiani e stranieri. Possiede circa 1.500.000 libri, 5.670 manoscritti, 1.877 icunaboli[1], circa 5.000 periodici, 27.154 autografi.
L'edificio che ospita la biblioteca è stato costruito tra il 1959 e il 1969 da Castellazzi, Vitellozzi e D'Andrea e rientra nella tipologia dello "stile internazionale", o "scatole di vetro". E’ stata inaugurata il 31 gennaio 1975 dall’allora ministro dei Beni Culturali Giovanni Spadolini.
Dal 1990 il suo catalogo è on line. E' sede espositiva, vi si svolgono convegni e presentazioni di libri. E’ aperta al pubblico una mostra permanente per i 40 anni della biblioteca stessa. Attualmente il direttore è Osvaldo Avallone.
La biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 19, il sabato fino alle 13,30[2].
BIBLIOTECA CENTRALE DEI RAGAZZI
via di San Paolo alla Regola 15-18
La biblioteca è specializzata nella letteratura per ragazzi, favole, fiabe, fumetti, libri illustrati, offre laboratori di educazione alla lettura, libri dedicati alla multiculturalità, una raccolta storica dagli anni Ottanta di letteratura giovanile e dei periodici per ragazzi. Tra gli obiettivi primari c'è la valorizzazione di autori e illustratori italiani di libri per bambini, da Bruno Munari a Gianni Rodari a Emanuele Luzzatti. La biblioteca è destinataria della copia d'obbligo per il deposito legale dei libri per ragazzi. Il pubblico può avere informazioni bibliografiche e consulenza del servizio bibliotecario nazionale, prestito delle opere. La biblioteca offre visite guidate per gruppi, fotocopie, spazio espositivo, uno spazio per la prima infanzia. Fa parte del sistema delle biblioteche di Roma.
Responsabile della biblioteca Anna Righini. Aperta dal mar. al ven. dalle ore 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 13.
BIBLIOTECA ROMANA SARTI
piazza dell'Accademia di San Luca 77
Donata al Comune nel 1877 dall'arch. Antonio Sarti[3] con obbligo del deposito perpetuo presso l'Accademia di San Luca. E' specializzata in Belle Arti, in particolare nell'architettura, contiene circa 30.000 tra volumi e opuscoli ed è in continua espansione.
La biblioteca fa parte del Sistema delle Biblioteche di Roma, vedi più avanti.
Si trova nel palazzo Carpegna con la facciata attribuita a Giacomo Della Porta[4], ampliata dal Borromini. E' sede dell'Accademia di San Luca che si riallaccia alla trecentesca "Università dei Pittori", riformata nel 1478. Abbattuta la sua antica sede per l'apertura di via dei Fori Imperiali venne qui trasferita insieme alla Galleria dell'Accademia che si trova la terzo piano. Vi si tengono mostre temporanee.
BIBLIOTECA ANGELICA
piazza sant'Agostino 8
Fondata nel 1614 dal padre agostiniano Angelo Rocca passata allo Stato nel 1873 e specializzata in letteratura e filologia[5]. Contiene circa 150.000 volumi, 12.000 opuscoli, oltre 1.000 icunaboli, 3.000 messali dal IX secolo in poi, oltre 11.000 edizioni cinquecentesche, 2.650 manoscritti. Splendido il salone Vanvitelliano.
Conserva le varie edizioni dell’Index librorum prohibitorum, la prima edizione fu voluta da Paolo IV nel 1559, cioè i libri vietati dalla Chiesa Cattolica perché espressione del libero pensiero. Tra questi il Decamerone di Boccaccio, i testi politici di Macchiavelli, quelli di Erasmo da Rotterdam, Garganuta e Pantaguerl di Rabelais, i trattati scientifici di Copernico, le opere di Giordano Bruno, le opere degli illuministi Diderot e Voltaire, anche presenze inaspettate come Balzac, Stendhal, Hugo, Dumas, Fogazzaro, Beccaria e Croce. L’Indice è stato abolito nel 1966.
BIBLIOTECA CASANATENSE
via di Sant'Ignazio 52
Fondata con testamento del card. Gerolamo Casanate nel 1698 in un edificio annesso a Santa Maria sopra Minerva, passata allo Stato nel 1873. Consta di due grandi sale di consultazione e di una sala di bibliografia. Nel salone la scaffalatura è del Settecento e vi si trova anche un busto in marmo del card. Casanate del Legros. Possiede 250.000 volumi, 100.000 opuscoli, 6.000 manoscritti, 2.080 icunaboli. Notevole la collezione di editti e bandi, la raccolta di rilegature artistiche e parecchi manoscritti miniati. La biblioteca è specializzata in storia della Chiesa[6].
BIBLIOTECA VALLICELLIANA
piazza della Chiesa Nuova 18
Fondata nel 1581 dal portoghese Achille Stazio, la più antica delle biblioteche romane aperta al pubblico, specializzata nella storia di Roma e della Chiesa. Contiene una raccolta di 2.500 preziosissimi messali, tra cui 221 greci dal sec X in poi e il più antico dei latini del VII secolo.
Si trova nell'oratorio dei Filippini del Borromini (1637-50) con tipica facciata in cotto a due ordini di lesene che la ripartiscono in cinque campate e la cui forma leggermente concava è accentuata dalla balconata centrale addossata a un nicchione appena incurvato: portale e colonne, finestre con elaborati frontespizi, timpano di conamento mistilineo.
All'interno si trova la sala del Borromini - il vero e proprio oratorio - ove san Filippo Neri faceva eseguire quelle laudi spirtuali che diedero origine alla composizione musicale detta appunto "oratorio". Nel palazzo sono notevoli i due cortili, la sala ovale e lo scalone tutte geniali costruzioni del Borromini. Vi hanno sede l'Archivio Storico Capitolino, comprendente l'archivio cittadino e quello delle famiglie Anguillare, Orsini e Boccapaduli. Vi sono inoltre la Biblioteca Romana, la Società Romana di Storia Patria e l'Istituto Storico per il Medioevo con annessa biblioteca[7].
BIBLIOTECA TEATRALE
via del Sudario 44
Insieme alla Raccolta Teatrale della Società Italiana Autori ed Editori, comprende più di 30.000 tra volumi e opuscoli riguardanti il teatro. Inoltre possiede una raccolta di stampe, oltre 100 maschere italiane, statuette antiche di terracotta, marionette del Settecento e Ottocento, busti, quadri, bozzetti di soggetto teatrale, maschere del teatro greco, latino e moderno, costumi di attori celebri oltre 5.000 fotografie.
La biblioteca e la raccolta si trovano nella Casa del Burcardo, costruita nel 1503 includendo una torre preesistente dal prelato Giovanni Burckhard di Strasburgo (m 1505), cerimoniere pontificio e autore di una famosa cronaca. Dal nome latino della sua città Argentorarum chiamò Argentina la torre. Da qui il nome alla zona e all'attuale largo. L'edificio ha l'aspetto tipico di una casa germanica del tardo Quattrocento: facciata liscia ad intonaco, semplice porta, due piani con finestre centinate e all'ultimo piano una loggia di sei arcate su colonnine. Cortile con trifore e altre tipiche finestre, resti di graffiti.
Accanto a destra la chiesa del Sudario, di Carlo Castellamonte del 1604, restaurata da Carlo Rainaldi[8] nel 1687 con facciata a intonaco incorporata nelle casse attigue. Era la chiesa dei piemontesi, nizzardi e savoiardi residenti a Roma. Chiesa particolare di Casa Savoia dopo il 1870[9].
BIBLIOTECA PACIS
via dei Fori Imperiali
Gli studi compiuti negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento hanno identificato l'ambiente oggi Chiesa dei Santi Cosma e Damiano come biblioteca Pacis del Foro della Pace voluto da Vespasiano e concluso da Domiziano. I suoi resti sono oggi sotto via dei Fori Imperiali.
La chiesa fu voluta da papa Felice IV nel 527. Fu rinnovata nel 1632 su disegno di L. Arrigucci. Il vestibolo antistante alla chiesa, verso il Foro Romano è il cosiddetto tempio del Divo Romaolo.
Per un lungo corridoio e un chiostro si passa nella chiesa ad unica navata. Nell'abside mosaici del VI secolo. Nell'atrio si trova un grande presepe napoletano del Settecento. Uscendo si noti la parete esterna del convento con i buchi lasciati dalle grappe che reggevano la Forma Urbis.
BIBLIOTECA DI AGAPITO
piazza san Gregorio (al Celio)
L’edificio che ospitava la biblioteca si vede dal Clivo di Scauro, adiacente al complesso di San Gregorio al Celio. Si tratta di un’aula absidata in muratura che per tecnica costruttiva è da datare nella tarda epoca romana. Il papa Agapito fu sul trono di Pietro dal 535 al 536, è riconosciuto come santo dalla chiesa cattolica (anni di inizio della guerra gotica). Di questa biblioteca ci resta una citazione in uno scritto di Cassiodoro e un’altra citazione nell’Anonimo di Einsiedelm, un ignoto pellegrino dell’VIII secolo che ha lasciato un elenco dei monumenti romani ancora esistenti ai suoi tempi (rivenuto nell’abbazia svizzera omonima).
Un altro edificio, poco più avanti, sulla stessa strada, con facciata a filo della carreggiata, appartenne alla biblioteca di Agapito.
BIBLIOTECA HERTZIANA
via Gregoriana 30
Casa dei Mostri. E' una strana costruzione fatta edificare da Federico Zuccari[10] alla fine del Cinquecento. Ha questo nome perchè la porta e le finestre sono bizzarramente decorate con grosse teste di mostri con la bocca spalancata e lo Zuccari non la vide finita. Non è difficile vederci una similitudine con la villa Orsini di Bomarzo. L'artista lasciò ai figli grossi debiti contratti per la costruzione di questa casa tanto che essi furono costretti prima ad affittarla e poi a venderla. Servì da abitazione a molti artisti: Angelica Kauffmann, Winkelmann, Overbeck e D'Annunzio che vi ambientò alcune pagine del Piacere. Alla fine dell'Ottocento fu comperata da Enrica Hertz che vi raccolse gran numero di opere scientifiche costituendo la cosiddetta BIBLIOTECA HERTZIANA. Nel 1913 la biblioteca fu donata in lascito allo stato tedesco che l'ha aperta al pubblico. Oggi la biblioteca si compone di 287.000 volumi dedicati all'arte italiana, in particolare rinascimentale e barocca, ma anche all'arte romana post classica (il testo più antico è del 1475). Inoltre possiede una fototeca di 900.000 volumi. Nel palazzo dei Mostri si trova la sala di lettura, uffici e depositi. Nelle cantine è stata rinvenuta una facciata di epoca repubblicana in opera reticolata forse riferibile alla villa di Lucullo.
Un importante intervento di restauro e di ampliamento è stato condotto su progetto dell'arch. madrileno Juan Navarro Baldeweg che si è ispirato a criteri di luminosità e leggerezza. Il concorso è stato vinto nel 1995, i lavori sono stati condotti nel 2001-11,l'inaugurazione èavvenuta l'1 febbraio 2013. Il cortile lucernaio ha intorno a se le sale di lettura disposte su quattro livelli come ballatoi fino alla terrazza sommitale che richiama gli ambienti della villa di Lucullo[11].
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA ALESSANDRINA
Città Universitaria
piazzale Aldo Moro
Nel palazzo del Rettorato di Marcello Piacentini[12] con alto pronao a pilastri su ampia scalea. La biblioteca fu fondata da Alessandro VII Fabio Chigi, inaugurata nel 1670 e trasportata alla Sapienza nel 1935. Il nucleo storico delle raccolte della biblioteca è costituito dai duplicati della biblioteca Chigiana (1644), dai 423 duplicati della biblioteca Vaticana e da una parte della preziosa biblioteca dei duchi di Urbino (1666). A questo “fondo antico” si uniscono, a partire dal 1815, gli esemplari delle opere stampate nello stato Pontificio e, dal 1870 gli esemplari di quelle stampate da tipografie della provincia di Roma. Nel 1935, con il trasferimento in questa sede, vengono depositate qui le preesistenti biblioteche di Lettere, Giurisprudenza e Scienze Politiche. Successivamente ha ricevuto importanti donazioni come il fondo Vittorio Rossi, il fondoSchupfer e il fondo Chiovenda.
In base alla legge regionale 106 del 2004 tutti i documenti di interesse culturale pubblicati da editori della provincia di Roma vengono depositati legalmente in questa biblioteca. Oggi è una biblioteca pubblica statale che dipende, dal 1975 dal Ministero dei Beni e Attività Culturali. Il suo catalogo è consultabile on line[13].
SISTEMA DELLE BIBLIOTECHE DI ROMA
Il sistema delle Biblioteche di Roma è nato nel 1996 con Rutelli sindaco, unificando e promuovendo la nascita di nuove biblioteche che fino ad allora facevano capo alle circoscrizioni. Questa nuova forma di gestione ha permesso un maggiore coordinamento e agilità nella gestione, ha consentito di avviare un processo di rinnovamento e di riqualificazione di tutto il servizio e delle sue sedi.
La sua finalità è quella di garantire il diritto alla cultura e all'informazione, promuovendo lo sviluppo della comunicazione in tutte le sue forme.
Le biblioteche sono dislocate su tutto il territorio comunale, chiunque può liberamente entrare, sfogliare i libri oppure chiederli in prestito. I bibliotecari sono a disposizione per ogni informazione. Nelle biblioteche ci sono libri di tutti i tipi e su qualsiasi argomento, ma non solo libri, anche giornali, riviste, video, cd musicali e multimediali. In quasi tutte le biblioteche vi sono postazioni per la consultazione di internet[14].
Questo l'elenco delle biblioteche di Roma:
PRIMO MUNICIPIO
Biblioteca Rispoli in piazza Grazioli 4
Biblioteca Enzo Tortora in via Nicola Zabaglia 27b
Biblioteca Giordano Bruno in via Giordano Bruno 47
Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia in via San Francesco di Sales 5
Biblioteca della Casa delle Traduzioni in via degli Avignonesi 32.
SECONDO MUNICIPIO
Biblioteca Europea in via Savoia 15
Biblioteca Flaminia in via Cesare Fracassini 9
Biblioteca Villa Leopardi in via Makallè
Biblioteca Villa Mercede, via Tiburtina 113
Biblioteca Villa Mercede, sezione ragazzi in via dei Sardi 35.
TERZO MUNICIPIO
Biblioteca Ennio Flaiano, via Monte Ruggero 39
QUARTO MUNICIPIO
Biblioteca Vaccheria Nardi, via Grotta di Gregna 37
Biblioteca Centro Culturale Aldo Fabrizi via Corinaldo (San Basilio)
QUINTO MUNICIPIO
Biblioteca Gianni Rodari, via Tovaglieri 237 (Tor Tre Teste)
Biblioteca Goffredo Mameli, via del Pigneto 22
Biblioteca Penazzato, via Dino Penazzato 112 (Collatino-Gordiani)
Teatro Biblioteca Quarticciolo, via Castellaneta 10.
SESTO MUNICIPIO
Biblioteca Borghesiana, largo Monreale snc (Vermicino)
Biblioteca Rugantino, via del Rugantino 113 (Torrespaccata)
SETTIMO MUNICIPIO
Biblioteca Nelson Mandela, via La Spezia 21 (San Giovanni)
Biblioteca Casa dei Bimbi, via Libero Leonardi 153 (Cinecittà Est)
Biblioteca Raffaello, via Tuscolana 1.111 (Osteria del Curato)
OTTAVO MUNICIPIO
Bibliocaffè letterario via Ostiense 95 (ex mercati generali)
NONO MUNICIPIO
Biblioteca Pier Paolo Pasolini, v.le Caduti della Resistenza 410/a (Spinaceto)
DECIMO MUNICIPIO
Biblioteca Elsa Morante, via Adolfo Cozza 7 (Ostia)
Biblioteca Sandro Onofri, via Umberto Lilloni 39/45 (Acilia)
UNDICESIMO MUNICIPIO
Biblioteca Renato Nicolini, via Marino Mazzacurati 76 (Corviale)
Biblioteca Guglielmo Marconi via Gerolamo Cardano 135 (Marconi)
BiblioTrulloTeca, via Monte delle Capre, 23 (Trullo)
DODICESIMO MUNICIPIO
Biblioteca Casa dei Teatri, via di San Pancrazio
Biblioteca Colli Portuensi, viale dei Colli Portuensi
Biblioteca Longhena, via B. Longhena (Pisana)
TREDICESIMO MUNICIPIO
Biblioteca Cornelia, via Cornelia 45 (Montespaccato)
Biblioteca Valle Aurelia, v.le di Valle Aurelia 129
QUATTORDICESIMO MUNICIPIO
Biblioteca Casa del Parco, via della Pineta Sacchetti, 78
Biblioteca Franco Basaglia, via Federico Borromeo 67 (Primavalle)
QUINDICESIMO MUNICIPIO
Biblioteca Galline Bianche, via delle Galline Bianche 105.
Elenco aggiornato al 15.07.13
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
Tutte le notizie sono state prese dalla guida rossa del Tci, dal sito internet wikipedia.org, sapere.it e per ogni singola biblioteca si deve far riferimento alla nota con i testi e i siti consultati.
AGGIORNAMENTI
29.10.14E’ la notte bianca delle Biblioteche del Comune di Roma, si chiama bibliopride, tredici biblioteche aperte fine alle 24. A Villa Mercede Francesca Reggiani presenterà il suo libro “L’angelo delle nove”. Alla bibliteca Nicolini di Corviale si celebra la street art. Al bibliocafè di via Ostiense si leggeranno le poesie di James. Alla Mandela di via La Spezia documentario sull’omofobia. Alla Rispoli di piazza Grazioli lo scrittore Paolo di Dono parlerà del libro “Mandami tanta vita”. Alla Elsa Morante a Laurentino 38 Miles Davis l’autobiografia. Coinvolte anche la casa dei Teatri, la biblioteca Basaglia, la Mameli al Pigneto e villa Leopardi.
21.12.14 Biblioteca di Renato Nicolini. Composta di 12.000 volumi, definita di interesse culturale dalla Regione Lazio e donata al Comune di Roma sarà ospitata dall’archivio Storico Capitolino. Occuperà una sala allestita appositamente .
7.3.15 Biblioteche di Roma. L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano donerà i suoi libri alle biblioteche nel quadro dell’iniziativa Ho in testa un libro con la quale i cittadini di Roma hanno donato 2.000 libri. Presto si apriranno altre due biblioteche, una a Torpignattara e un’altra a Finocchio, alla Collina della Pace.
05.11.15Biblioteca Nazionale. Una sala espositiva permanente dedicata a Pier Paolo Pasolini per i 40 anni dalla morte del poeta, presente il ministro Franceschini. La biblioteca ospiterà fino al 31 marzo una mostra fotografic sulle borgate romane con scatti tratti dall’archivio Rodrigo Pais. Comincerannonel 2016 i lavori di ristrutturazione di tutta l’area sottostante la biblioteca che sarà destinata a depositi. I lavori saranno finanziati con i fondi provenienti dalla legge di Stabilità, tra i 5 e i sei milioni. Si aggiunge all’area dedicata a Elsa Morante.
30.1.16 Biblioteche comunali. Dimezzate le iscrizioni da 31.000 a 16.000. In calo anche i prestiti. De Mauro: “Standard internazionali da rispettare o la cultura diventa un lusso riservato a pochi”.
22.11.16 Biblioteca Vaticana. 80.000 manoscritti on line. Siamo alla fase finale della digitalizzazione, usata la tecnologia della Nasa per “scannerizzare i documenti”.
[1] Icunabolo o incunabulo dal latino "in culla". Si riferisce ad un documento stampato con la tecnica dei caratteri mobili realizzato tra la metà del XV secolo e l'anno 1550 incluso. A volte è detto anche quattrocentina. Non presentano frontespizi. Sono i primi libri moderni, cioè realizzati in serie con delle modalità proto industriali, ma circa 10.000 dei 40.000 testi noti sono costituiti da fogli sciolti perchè erano bandi, proclami, lettere di indulgenza, modulistica. 1/4 degli icunaboli si trovano in Italia. Il più antico è la Bibbia di Gutenberg del 1452.
[2] Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Tutte le notizie da: Guida di Roma del Tci, bncrm.librari.beniculturali.it.
[3] Antonio Sarti (Budrio 1797-Roma1880), architetto. Formatosi all’Accademia di Bologna si trasferì a Roma. Influenzato da Stern e Valadier, costruì a Terracina la chiesa di San Salvatore, il suo capolavoro. A Roma lavorò in palazzo Grazioli, a villa Torlonia, realizzò la Manifattura Tabacchi con l’area circostante.
[4] Giacomo Della Porta (Genova 1533 - Roma 1602), architetto e scultore, allievo e aiuto del Vignola, costruì la chiesa del Gesù a Roma, la chiesa di Santa Maria ai Monti, la fontana di piazza Colonna, la fontana del Tritone, la fontana delle Tartarughe in piazza Mattei, le fontane minori in piazza Navona. E’ passato alla storia per aver realizzato la cupola di Michelangelo in San Pietro dopo la morte del grande artista, la facciata di palazzo Altemps.
[5] Filologia è un insieme di discipline che studiano i testi letterari al fine della ricostruzione della loro forma originaria attraverso l'analisi delle fonti e con lo scopo di raggiungere una interpretazione la più corretta possibile. Dal greco amante, amico della parola, del discorso.
[6] Biblioteca Casanatense. Tutte le notizie da guida di Roma del Tci e casanatense.it.
[7] Biblioteca Vallicelliana. Tutte le notizie da guida di Roma del Tci e vallicelliana.it.
[8] Carlo Rainaldi (Roma 1611-1691) Autore della facciata della chiesa di Santa Maria in Campitelli e dell'abside di Santa Maria Maggiore. Facciata di Sant'Andrea della Valle. La chiesa del Suffragio in via Giulia, la cappella Spada nella Chiesa Nuova, la tomba di Clemente IX in Vaticano. Presentò un progetto per il Louvre.
Collaborò con il padre Girolamo (Roma 1570-1655 catafalco per Alessandro Farnese al Gesù e a Sisto V in Vaticano, chiesa di santa Teresa a Caprarola e santa Lucia a Bologna, tomba Sfrondati in Santa Cecilia in Trastevere) sia nel Palazzo Nuovo al Campidoglio che nel palazzo Pamphili in piazza Navona. Suo il progetto delle chiese gemelle di piazza del Popolo.
[9] Biblioteca Teatrale. Tutte le notizie da: Guida di Roma del Tci e burcardo.org.
[10] Federico Zuccari (Sant'Angelo in Vado nelle Marche 1539 - Ancona 1609) pittore di stile manierista, la sua opera maggiore è il Giudizio Universale nella cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, a Roma ha lavorato nella chiesa della Trinità de Monti, nell'Oratorio del Gonfanlone, in San Marcello al Corso. Ha lavorato in palazzo Farnese di Caprarola. Sue opere sono nei principali musei del mondo. Era fratello minore di Taddeo.
[11] Nuova biblioteca Hertziana le notizie da: edilportale.com e altbiblhertz.it
[12] Marcello Piacentini (1881-1960) ponte Aventino nel 1917, cinema Corso in piazza San Lorenzo in Lucina nel 1915, palazzo per la Banca d'Italia in piazza del Parlamento, nel 1920 pianificazione della Garbatella con Giovannoni, teatro Quirinetta in via Minghetti, hotel Ambasciatori a via Veneto con Vaccaro, Casa Madre dei Mutilati in piazza Adriana, cinema Barberini nella piazza omonima, nel 1932-35 pianificazione della Città Universitaria con il palazzo del Rettorato e della biblioteca Alessandrina, chiesa di Cristo Re in viale Mazzini nel 1924-34, il palazzo della Banca Nazionale del Lavoro a via Veneto, sventramento della spina dei Borghi, piano regolatore dell'E42 con Auditorium in via della Conciliazione, cinema Fiamma, chiesa della città universitaria, teatro Sistina, nuova facciata del teatro dell'Opera, palazzo dello Sport all'Eur con Pier Luigi Nervi.
[13] Biblioteca Universitaria Alessandrina. Tutte le notizie dalla Guida di Roma del Tci e da alessandrina.librari.beniculturali.it.
[14] Sistema delle Biblioteche di Roma. Tutte le notizie da: bibliotechediroma.it