Leggiamo, su la Repubblica di ieri, 5 aprile 2016, che alcuni sindaci italiani considerano le strade in ostaggio dei ciclisti, stanno prendendo provvedimenti per fermare l'aumento delle biciclette e il modo scorretto di andare in bici di molti cittadini. Si risponde con raffiche di multe per chi pedala affiancato ad un altro ciclista, per chi imbocca una strada contromano, per chi viaggia sul marciapiede o su strade riservate ai pedoni.
Pensiamo tutti che le regole si devono rispettare. Valgono per tutti e servono per migliorare la vita della collettività.
Io penso che l'aumento delle persone che vanno in bici sia un segnale positivo per le nostre città che da troppi anni soffocano per il troppo traffico veicolare. In città ci sono troppe persone che si muovono su un'automobile privata, spesso con un sola persona dentro, inoltre ci sono problemi enormi di inquinamento atmosferico. Con le belle giornate non si riesce a contenere il livello delle polveri sottili. Anche le cosiddette "domeniche a piedi" non sono risolutive. In questo quadro allarmante, il problema non sono le biciclette, ma la soluzione del problema. Tutta la società deve impegnarsi per prendere quei provvedimenti che vadano a favore di pedoni e ciclisti. E' necessario incrementare tutti quei trasporti che sono ecologici. Questo è il punto del problema. Non i ciclisti!!!