La mattina di sabato 9 aprile 2016 alla Città dell’Altra Economia (ex Mattatoio di Testaccio) si è tenuta una tavola rotonda sui temi della ciclabilità. A questo dibattito sono stati invitati tutti i candidati a sindaco di Roma, erano presenti Virginia Raggi del M5S e Stefano Fassina di Sel - Sinistra Italiana.
Ha introdotto il dibattito Roberto Pallottini del Coordinamento Roma Ciclabile dicendo che le scelte che noi chiediamo di fare parlano a tutti i cittadini di Roma. Andare in bici fa bene alla salute, spendere per la ciclabilità è un risparmio, comporta una riduzione dei costi alimentari. Parliamo di qualità della vita, non di bici o piste ciclabili, siamo in compagnia dell’Europa, nelle principali città europee la diffusione della bicicletta e delle piste ciclabili è molto più avanzata dell’Italia. Nonostante l’impegno dell’ex sindaco Marino ci sono stati tanti problemi nella passata amministrazione. Chi diventerà sindaco troverà in bilancio 10 milioni per la ciclabilità. Da circa dieci anni ci sono i soldi per prolungare la p.c. lungo il Tevere che arrivi al mare, eppure non si è riusciti a realizzarla.
Ha preso la parola Stefano Fassina che in città si muove solo con il bus Atac. Le richieste dei ciclisti mettono giustamente in evidenza che bisogna portare avanti un’altra idea di città e di sviluppo. Vi sono due piani: uno operativo di breve periodo, uno sistemico, cioè bisogna avere un piano strategico dei trasporti. Dagli anni Settanta la popolazione di Roma è sostanzialmente invariata invece il consumo di territorio occupato è raddoppiato. Al primo punto è necessaria una programmazione, un piano strategico dei trasporti. Bisogna porsi l’obiettivo di dimezzare in una consiliatura il numero delle auto in circolazione. E’ necessario realizzare il passante ferroviario, ne servono quattro da potenziare come quello Orte-Fiumicino; completare la metro C, prolungare la metro B a Casal Monastero, realizzare tre linee tranviarie, aumentare le corsie preferenziali, rinnovare il parco bus, ampliare le aree pedonali e creare nuove corsie ciclabili. Ampliare le zone 30, dare incentivi fiscali alle aziende che organizzano l’arrivo dei lavoratori nella sede di lavoro con mezzi di trasporto che non inquinano. E’ necessario ricostruire un dialogo con tutte le realtà della città, attivare un percorso di discussione che porti a decisioni condivise. La politica senza i cittadini con ce la può fare.
Ha preso la parola Virginia Raggi che ha subito dichiarato che non farà promesse. E’ necessario avere una visione di città, un’amministrazione che ascolta i cittadini. La mobilità è uno dei temi principali di impegno per i Cinque Stelle insieme alla trasparenza e al degrado. Bisogna riportare la vivibilità in questa città. La mobilità è il tema principale insieme a Traparenza e Degrado. E’ necessario incrementare il trasporto pubblico, aumentare la rete ciclabile, realizzare l’interconnessione (bus-metro-bici-parcheggi). Grazie a Marco Pierfranceschi è stata fatta una mappatura dei percorsi più frequentati dai ciclisti romani che ha coinvolto oltre 1.000 persone. Si è tenuto conto dei giorni lavorativi e di quelli festivi, quando cambiano gli itinerari. Servono più piste ciclabili e più corsie ciclabili. Servono queste piste o corsie soprattutto sulle strade consolari. E’ stata in vacanza in Austria, lì ci sono vere e proprie strade parallele per le bici. Ma lei non va in bici per un brutto incidente in moto. Bisogna ampliare l’esperienza del bike to school. Sono necessari stalli nei condomini, nelle scuole, nelle università. Favorire le bici sui mezzi pubblici e realizzare parcheggi nei capolinea dei bus e nelle fermate delle metro. Bisogna ripartire dal Piano Quadro della Ciclabilità, un piano rimasto lettera morta, un piano di valenza strategica. Tutto questo comporterà una diminuzione dell’inquinamento e la salute dei cittadini si rifletterà in un risparmio del sistema sanitario nazionale. Qui il tema è anche quello dell’accessibilità per tutti alla vita della città.
Nel dibattito sono intervenuti: Marco Contadini che è tra i massimi esperti dei temi della ciclabilità a Roma ed è tra gli autori del Piano Quadro della Ciclabilità. Tra l’altro ha detto che 2 Km di metropolitana costano quanto tutta la ciclabilità metropolitana. A Roma solo il 20% dei cittadini si muove con i mezzi pubblici. Gianfranco Di Pretorio della Federazione Ciclistica Italiana ha ricordato che da quasi dieci anni sono fermi 1.700.000 euro stanziato dalla Regione Lazio per la pista ciclabile lungo il Tevere che dovrebbe arrivare a Fiumicino. Ha parlato del valore formativo dello sport e ha mostrato due foto emblematiche di due licei, uno di Roma davanti al quale sono parcheggiate tante minicar e motorini, uno dell’Olanda con tante bici. Alfredo della Rete Vivinstrada ha detto che invece di zone 30 l’ideale sarebbe avere tutta la città a 30 Km/h. Gli assi di scorrimento a 50 Km/h. Chiede che fine ha fatto la Consulta cittadina sulla sicurezza stradale. Lorenzo Sturlese di Pedalando Uniti parla ancora di Consulta e della necessità di investire su questi temi avendo certezza di referenti. Luciano Tomassini di Ostia in bici. Vito de Russis dell’Associazione in difesa dei Pedoni parla della battaglia per la restituzione pubblica di piazza Corazzini (a Monte Sacro Alto) resa inagibile da un privato. Parla della necessità di realizzare corsie ciclabili partendo dall’opera di volontari. Giuseppe Teano ha parlato del sogno di avere a Roma una bike square nella riqualificata piazza San Silvestro. Marco Gemignani per Ruota Libera Fiab ha parlato della mancanza di organico dei vigili urbani. Hanno preso la parola anche Enzo Marianidi Calma e Pietroper le bike line.
Per le conclusioni hanno ripreso la parola Virginia Raggi (ha parlato del telelavoro e degli sportelli on line da intensificare per diminuire il traffico) e Stefano Fassi (ha parlato del fatto che il blocco del turnover impedisce l’assunzione di nuovi vigili urbani, della necessità di maggiori poteri ai municipi) che si sono detti favorevoli alle proposte del Coordinamento Roma Ciclabile e aperti ad altri incontri.
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