VILLA DORIA PAMPHILI

 

IL PIU' VASTO PARCO STORICO DI ROMA

OFFRE NUMEROSI SCORCI PITTORESCHI

 

 

STORIA

     Con i suoi 184 ettari[1] e i nove chilometri di perimetro è il più vasto parco di Roma. Presso una terrazza panoramica con giardino all'italiana (vista su San Pietro, Monte Mario e il Soratte) sorge il Casino dei Quattro Venti, elegantissima architettura dell'Algardi, a quattro piani, con scale e terrazze, ornato da statue, busti e rilievi classici. Nell'interno, che non si visita, ricca collezione di sculture classiche.

     Villa Doria Pamphili o Belrespiro venne creata da Alessandro Algardi[2] intorno al 1650 per il principe Camillo Pamphili nipote di Innocenzo X[3]. Una volta avuto l'incarico della villa l'Algardi sentì il bisogno di recarsi a Tivoli per fare disegni e schizzi di villa Adriana[4]. Il terreno su cui sorge la villa  è segnato dal crinale di una altura su cui passa l'acquedotto Paolo, da questo partono declivi più o meno ripidi dotati di una ricca vegetazione mediterranea, fino ad un'area di fondovalle, a sua volta movimentata da altre alture.

     Nel Settecento la villa venne ampliata, significativi gli interventi realizzati nel giardino dei Cedrati da Gabriele Valvassori e le modifiche alla fontana del Giglio, al canale e al lago apportate da Francesco Bettini. Inoltre l'architetto Alessandro Nicoletti realizzò la stanza dell'organo nell'esedra del giardino del teatro.

     Nel 1783 la villa passò a don Giovanni Andrea Doria.

     Dopo i danni subiti dall'assedio francese alla Repubblica Romana nel 1849, nel 1856 Filippo Andrea V Doria Pamphili acquistò villa Corsini presso porta San Pancrazio. All'Ottocento si devono l'Arco dei Quattro Venti (ingresso monumentale alla villa), la ristruturazione della palazzina Corsini e le serre antistanti alla villa Vecchia. Nel 1960 si ebbe la sciagurata apertura della via Olimpica,  il PRG del 1962 destina la villa a parco pubblico. Così viene acquisita dallo Stato e dal Comune, la maggior parte venne aperta al pubblico dal 1966 al 1972, mentre il Casino del Bel Respiro e i giardini adiacenti divennero proprietà del demanio e sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio. In occasione della visita del capo del governo libico Gheddafi, qui venne piantata la tenda nella quale alloggiò (agosto 2010). Intorno all’anno duemila è stato edificato un ponte pedonale per unire i due settori della villa separati dalla via Olimpica, è allo studio un progetto di interramento della via stessa. Tale progetto venne presentato nell'aprile del 2004 con un costo di 60 milioni di €, la spesa sarà sostenuta da privati che in cambio potranno costruire un parcheggio. Il progetto prevede due tunnel a tre corsie della lunghezza di 1.700 metri[5].

 

     Purtroppo la villa è tagliata in direzione Nord-Sud dalla via Olimpica (oggi via Leone XIII[6]) costruita in occasione delle Olimpiadi del 1960 per collegare il quartiere dell'EUR con i suoi impianti sportivi e il Foro Italico. E' delimitata a Nord da via Aurelia Antica, a Est da via di San Pancrazio e via Vitellia[7], a Sud e a Ovest da via della Nocetta[8]. Le strade all'interno del parco, nella parte Ovest, sono intitolate a donne che si sono battute per l'emancipazione femminile[9], le altre ricordano i combattenti della Repubblica Romana o sono toponimi. Tutta la villa rientra nel XII Municipio (già XVI) Comune di Roma[10] (quartiere Gianicolense). Dal 2003 è disponibile un punto Jogging gestito dall'Uisp all'angolo tra via Vitellia e via Leone XIII, dispone di docce, spogliatoi, servizi igenici e di sorveglianza.

     Tra gli artisti che rimasero affascinati dalla villa ricordiamo Camille Corot che "ne fece il tema di una delle sue deliziose impressioni romane in cui il Casino è visto dalla terrazza al di sopra del teatro, immerso in un mare di verde nella luce pomeridiana, quando tutte le tonalità acquistano un dolcissimo risalto"[11].

 

     Nella villa ci sono Km 10,700 di percorsi ciclopedonali[12].

 

ITINERARIO

     Il monumentale arco di ingresso, come la Casa dei Custodi (1881) sono opera di Andrea Busiri Vici[13] (1859), piegando subito a destra dopo l'arco per la via omonima si raggiunge la palazzina Corsini, settecentesca ma rimaneggiata nell'Ottocento che sorge a ridosso del perimetro settentrionale. Qui i combattimenti della Repubblica Romana nei quali perse la vita il colonnello Angelo Masina il 3 giugno 1849. L'edificio venne rimaneggiato dopo questi episodi per i danni subiti. Dopo i restauri del maggio 2004 (sostenuti dal Comune di Roma con una spesa di 500.000 €)[14], ospita la Casa dei Teatri, due biblioteche e spazi espositivi. La Casa dei Teatri è un centro dedicato allo studio, alla ricerca e alla promozione della cultura teatrale presso il pubblico iù vasto. Al piano terra gli spazi sono destinati ad attività interdisciplinari, mostre e incontri tematici. Al primo piano ha sede la Biblioteca della Casa dei Teatri con il fondo Giancarlo Sbragia, specializzata in teatro, danza e spettacolo dal vivo. Al secondo piano sono ospitati la Biblioteca del Cinema Umberto Barbaro e il Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea. si propone come un progetto dedicato allo spettacolo dal vivo in una prospettiva multidisciplinare che coniuga percorsi di studio e formazione con quelli del fare e vedere spettacolo. La programmazione è attenta alla riflessione e alla ricerca intorno alla creazione scenica. Gli spazi per mostre, incontri e proiezioni nelle ex Scuderie ne fanno una struttura unica in Italia. La Casa lavora in collaborazione con il teatro di Roma. La Biblioteca del teatro è altamente specializzata, ospita il fondo Giancarlo Sbragia[15], possiede un patrimonio di grande valore. La biblioteca del cinema Umberto Barbaro[16] offre libri, riviste e periodici, copioni di film, soggetti e sceneggiature anche di film mai realizzati e un ampio archivio fotografico. L'estate gli spettacoli si svolgono all'aperto nello spazio antistante il villino Corsini. L'8 marzo 2012 sono state inaugurate le Scuderie della Casa dei Teatri, una struttura polifunzionale destinata alla promozione della cultura teatrale. Si tratta di un manufatto a un piano di 200 mq costituito da un grande ambiente a volta. Per la scelta di estrema flessibilità d'uso della sala si è scelto uno spazio a pianta libera con scena integrata alla sala[17]. Dalla palazzina Corsini si domina la valle dei Daini, un'area di 60.000 mq un tempo abitata da daini.

     Scendendo lungo il viale Bartolomeo Rozat (volontario svizzero morto nella difesa della Repubblica Romana) si costeggiano a destra le arcate dell'acquedotto Paolo realizzato da Paolo V[18] nel 1609-12, costruito riutilizzando in parte l'acquedotto di Traiano del 109 che utilizzava le acque del lago di Bracciano e serviva la zona di Trastevere, poco dopo si vede l'acquedotto passare sulla destra di via Aurelia Antica, notare la "porta" simile nella concezione a porta Furba sulla via Tuscolana.

     Sulla sinistra  si vede la valle dei Daini, una superficie di 60.000 mq che alla fine dell’Ottocento, grazie a Busiri Vici divenne un giardino paesaggistico abitato da daini in libertà, fino a diventare una selva impraticabile dopo oltre cinquant’anni di abbandono. Nel 2000 sono stati fatti lavori di bonifica e risistemazione della valle. Si incontrata la recinzione della proprietà dello Stato, si supera un cancello, si continua a sinistra nel viale del Maglio (antico gioco all'aperto, detto anche pallamaglio che ha dato origine al golf, l'hockey e il polo, risale forse al XII secolo, è citato in commedie del Cinquecento, si diffuse in tutta Italia, in Francia e in Inghilterra dove Carlo II giocava in un'area detta pall mall, oggi importante arteria di Londra). Sullo sfondo del viale si vede la cappella funeraria ma, prima di raggiungerla si vede sulla destra il Casino Algardi. Sempre prima di raggiunge la neoromanica cappella Funeraria (ancora proprietà di famiglia, si tratta di un edificio in laterizio in stile romanico-gotico, sul pilone in alto a destra si osserva lo stemma raldico di famiglia, la colomba die Pamphili e il giglio degli Aldobrandini, perché Camillo sposò Olimpia Aldobrandini, sul pilone di destra lo stemma dei Doria: una grande aquila dalle ali spiegate) di Edoardo Collamarini[19] (1896-1902), si costeggia a destra il giardino del Teatro in origine ad aiuole geometriche ma ridisegnato all'inglese nel 1854, del Seicento conserva il Ninfeo dei Tritoni, un'ampia esedra ovvero il Teatro e la fontana di Venere o del Cupido, che stranamente non ha al centro la statua di Venere o di Cupido.

     La scalea che sale al livello superiore offre una bella visuale sul Giardino Segreto e sul Casino del Bel Respiro o di Allegrezze o di Belle Statue o Casino dell’Algardi, opera è frutto di tre interventi successivi nel tempo, il primo di Spada Borromini[20], il secondo di Girolamo Rainaldi che pensò a due ali laterali mai edificate, il terzo, quello che ha dato al casino il volto attuale si deve ad Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi (1644-48). Esternamente il Casino si presenta come un parallelepipedo animato da un avancorpo che caratterizza la facciata principale. L'edificio riprende, nella decorazione con marmi antichi delle facciate, soluzioni adottate a Roma nella seconda metà del Cinquecento. Le fronti principali sono impostate su due livelli: il giardino segreto chiuso sul fondo da un muro con statue e bassorilievi, e un terrazzamento panoramico più alto. L'interno ha una pianta di ispirazione palladiana con un grande salone circolare centrale alto due piani, sotto al quale, al livello del giardino è una sala rotonda, con statue antiche, decorata, come gli ambienti adiacenti, di raffinati stucchi d'ispirazione classica su disegno dell'Algardi. Gli affreschi recano motivi di piante, fiori, palmette, mausolei, trionfi, medaglioni e scene mitologiche varie. La sala di Ercole ha affreschi di Francesco Grimaldi detto il Bolognese.

     Nell'area sottostante si trova una necropoli romana, si tratta di due colombari di età augustea e adrianea e di un atomba con facciata in opus quadratum in tufo recante al centro, scolpita in peperino, una finta porta simboleggiante il passaggio all'aldilà del I sec. a.C. Separato vi è un altro colombario ipogeo di età augustea. Gli affreschi sono stati staccati e conservati al Museo Nazionale Romano di palazzo Massimo.

     Si oltrepassa un altro cancello, inizia via Marta della Vedova (popolana caduta in difesa della Repubblica Romana) che subito piega a destra, dopo poco ancora a destra, da questo punto volgendo lo sguardo alle nostre spalle si vede un alto campanile con una chiesa entrambi modernissimi, si tratta della chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Salette (Madonna apparsa nel 1846 in Francia) nel quartiere di Monteverde Nuovo. La chiesa fu costruita su progetto degli architetti Viviana Rizzi e Ennio Canino (chiese a Corviale e Laurentino 38), venne consacrata nel 1965, il campanile è alto 52 metri (come un palazzo di 17 piani), uno tra i più alti di Roma. "Da molti è giudicata un caposaldo dell'architettura sacra contemporanea" M. Quercioli. Via Marta della Vedova confluisce quindi in viale del Casino Algardi che permette belle vedute sul Casino del Bel Respiro e sui fabbricati annessi. Costeggiata la cancellata del Casino del Bel Respiro si piega a sinistra nel viale del Monumento ai Caduti Francesi avendo a sinistra una bel bosco di querce, oltre una pineta. Dopo il monumento ai Caduti Francesi dei fatti del 1849 (attualmente transennato perché pericolante, giugno 2016), si incontrano a sinistra le diroccate Serre ottocentesche purtroppo in abbandono, la Villa Vecchia, o Vigna Vecchia facente parte del primo nucleo della tenuta acquistata nel 1630, ristrutturata nel 1749-51 da Francesco Nicoletti e ancora a metà Ottocento. Dovrebbe diventare la sede di un museo dedicato alla villa e alla famiglia Pamphili. Subito dopo si apre la piazza della Vigna Vecchia con un ingresso alla villa da via Aurelia Antica tramite un fornice dell'acquedotto di Paolo V. Sulla piazza due belle fontane barocche, la prima è la fontana del Tevere, progettata da Algardi e Grimaldi, nell’Ottocento ha subito notevoli rimaneggiamenti. La seconda è la fontana del Satiro degli stessi autori. Alle spalle della fontana del Tevere ecco il Giardino dei Cedrati lungo l'acquedotto Paolo. Il recente recupero ha valorizzato l’aspetto ottocentesco con palme e alberi da frutto. E’ stata ripristinata anche l’antica recinzione in ferro e legno. Cedri, bergamotti, limoni, aranci e varietà amare come i melangoli erano utilizzati sia per scopi ornamentali che per le loro proprietà terapeutiche e cosmetiche.

     Dalla piazza si dipartono viale 8 Marzo Festa della Donna, e viale Vittoria Nenni[21]. Se prendiamo viale Vittoria Nenni, dopo poco deviazione intitolata a Rosa Luxemburg, si prosegue in una splendida pineta in posizione molto alta, dopo circa 700 metri si arriva ad uno spiazzo in cui si trova un edificio Ottocentesco, un elegante bar – ristorante detto Vivi Bristrot (a altre sedi in piazza Navona all’interno di palazzo Braschi e nel teatro Sala Umberto di via della Mercede). In questo punto un ponte pedonale sulla via Olimpica permette di entrare nella seconda parte della villa. Vi è un’area giochi per bambini, uno spogliatoio con docce per podisti e il ponte pedonale che scavalca l’Olimpica. Da questo punto bel panorama verso i Castelli Romani. Proseguendo verso Sud, viale Selma Lagerloff[22], la strada scende ad un altro ingresso alla villa su via Nocetta.

     Se prendiamo viale 8 Marzo Festa della Donna, vediamo la fontana della Lumaca o della Regina, realizzata a metà del Seicento nota per la scultura con delfini e conchiglia posta alla sommità del balaustro centrale, opera di Bernini. L’originale è sostituito da copia

     Nella valle sottostante, si trova la fontana del Giglio, così chiamata dalla forma che ricorda lo stemma dei Pamphili (realizzata per essere collocata davanti alla villa Vecchia). La fontana fu progettata da Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi. Nel 1785 Francesco Bettini, oltre a ristrutturarla, la spostò all’inizio del canale per valorizzare la prospettiva, sostituendo il giglio con un altro più grande. La fontana e il canale erano alimentati dall’acquedotto Paolo. Da questo punto ha inizio un canale artificiale che sfocia in  un laghetto romantico, detto lago del Giglio. Intorno al lago era la zona rustica del serraglio, a uso venatorio e agricolo. La sistemazione datagli nel Settecento presentava tre cascate: la prima detta “dei Cristalli”, perché l’acqua formava una specie di parete, quando ci batteva il sole, creava giochi di luce; la seconda era detta “del Sottopassaggio”, permetteva di passarvi sotto senza bagnarsi, la terza detta “dello Zampillone” aveva al centro una specie di roccia da cui l’acqua uscendo, raggiungeva un’altezza pari a quella raggiunta dallo zampillo della fontana del Giglio. Queste cascate non sono più esattamente così. In quest'area della villa, nel maggio 2008 sono nati cinque cigni[23]. Il lago del Giglio è di origine naturale, recentemente un intervento di riqualificazione ha provveduto a migliorare l’afflusso e il deflusso delle acque, la sistemazione dei sentieri e la realizzazione di tre belvederi. Nel lago è facile vedere delle nutrie[24], pesci e anfibi, cigni, tartarughe e papere. In alcuni periodi dell’anno è popolato da uccelli migratori.

     Giunti al lago si può proseguire tenendo la sinistra, è il viale del Casino Algardi che riconduce, in salita, al Casino e all'uscita principale da cui è iniziato questo itinerario. Prendendo a destra invece, il viale 8 Marzo prosegue in discesa fino all'uscita su via di Vitellia (Donna Olimpia), presso questa uscita vi è un'area giochi per bambini.

 

PARTE OVEST DELLA VILLA

     Un ponte pedonale, realizzato intorno al 2000, permette di scavalcare la via Olimpica, oltre questa autostrada urbana si trova una zona del parco meno monumentale, al centro su una collinetta, ecco il casale di Giovio sorto su un tempietto funerario romano. Completamente ristrutturato alla fine del XVIII secolo, era, nella sua fase originaria, un sepolcro di età imperiale del tipo a tempietto. La sua distanza dalla via Aurelia (m150) fa supporre che fosse raggiungibile da un diverticolo che si staccava dalla strada principale. Presenta una struttura muraria con cortina di laterizi caratterizzati da una variazione cromatica che va dal rosso cupo al giallo. Sono integrazioni moderne il primo piano e il corpo aggiunto all’estremità del lato occidentale, quest’ultimo verosimilmente costruito sul nucleo cementizio pertinente alla gradinata di accesso del sepolcro antico[25].

     Nelle vicinanze un’area giochi per bambini con pista di pattinaggio e circuito per bici di bambini.

     Proseguendo verso l’uscita di via Aurelia Antica si trova un laghetto con cascatella, un ponticello scavalca il laghetto, un posto fisso di polizia municipale, la sede del servizio giardini, il deposito-vivaio del servizio giardini. Lungo l’Aurelia antica si trova la Cascina Farsetti la scuola dell’Anfass e una pompa dell’acquedotto Traiano-Paolo.

 

 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

- AA.VV. Guida d’Italia, Roma, ed. Tci, 1993.

- AA.VV. Roma, libri per viaggiare, ed. Gallimard – Tci, 1994.

- AA.VV. I rioni e i quartieri di Roma, ed. Newton & Compton, 1989.

- AA.VV. Le strade di Roma, ed. Newton & Compton, 1990.

- Claudio Rendina (a cura di), Enciclopedia di Roma, ed. Newton & Compton, 2005.

- Carlo Zaccagnini, Le ville di Roma, ed. Newton Compton, 1991.

- Paola Hoffmann, Le ville di Roma e dei dintorni, ed. Newton & Compton, 2004.

- AA.VV. Enciclopedia Universale, ed. Garzanti, 2003.

- AA.VV. Enciclopedia dell’Arte, ed. Garzanti, 2002.

- Roma ieri, oggi e domani, ed. Newton Compton.

- Forma Urbis, ed. Service Sistem.

- Capitolium, ed.

- AA.VV. Stradaroma, ed. Lozzi, 2005.

- AA.VV. Tutto Città, 2011/2012, ed. Seat.

- AA. VV. Carta dei parchi e delle aree naturali protette.

- Mappa dei percorsi ciclopedonali, 2008.

- Roma in bici. Mappa del pc presenti e future, Comune di Roma, 2001-08.

 

SITOGRAFIA

www.comune.roma.it

www.culturaroma.it

www.archeoroma.beniculturali.it

www.romasegreta.it

www.laboratorioroma.it

www.romasparita.eu

www.info.roma.it

www.abcroma.com

www.archeoroma.com

www.amicidiroma.it

www.andreapollett.com

www.palazzidiroma.it

www.villediroma.com

www.romaspqr.it

www.tesoridiroma.net

www.romasotterranea.it

www.sotterraneidiroma.it

www.repubblica.it

www.corriere.it

www.ilmessaggero.it

www.romatoday.it

www.ansa.it

Piero Tucci

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inbiciperoma.blogspot.it

05.05.13

il testo è stato rivisto dopo il sopralluogo del 1.7.13

altro sopralluogo il giorno 11.06.16

 

AGGIORNAMENTI

7.8.15 Villa Pamphili. Al Casino Algardi si sta girando The Youg Pope, di Paolo Sorrentino. Anche a villa Medici, Orto Botanico. Sul set Jude Law nei panni di Pio XIII e Diane Keaton vestita da suora.

25.8.15 Villa Pamphili. Casali del principe affidati a privati con scopi precisi. Le concessioni avranno la durata di sei anni e prevedono l’allestimento degli spazi a carico dei privati. I casali sono: Cascina Floridi, 700 mq, già alloggi di servizio della villa, servirà per laboratori didattici naturalistici e floroviavaistici oltre a punto di ristoro; Casetta Rossa, 105 mq, già luogo sosta per il capo vaccaio e spazio di riposo per il principe stesso, diventerà centro di documentazione ambientale e per le visite guidate; Cascina Legnara, 58mq, già destinata a usi agricoli per la villa Corsini (opera di Andra Busiri Vici), sarà destinata ad attività culturali, bookchop e punto di ristoro; Casetta ai Monti, 158 mq,  casale ottocentesco ad uso agricolo, sarà utilizzata per laboratori didattici.

4.12.15 Villa Pamphili. Il Casale dei Cedratie il settecentesco Casino delle Delizie tonrano a vivere, grazie al bando promosso dalla sovrintendenza capitolina ai Beni culturali. Poggiato sulle strutture dell’antico acquedotto Traiano-Paolo il casale ospiterà laboratori, mostre, incontri, sport e musica. Ingresso da via Aurelia Antica 291, con spazi per lo studio, una piccola libreria, una sorta di ludoteca dedicata ai più piccoli, una caffetteria con tavolini all’aperto, un bookshop e sale per incontri e conferenze. Sabato e domenica due giornate ricche di appuntamenti per grandi e piccini e la sera musica jazz con The Blue Project e aperitivi. Si potrà passeggiare anche nel giardino, recuperato anni fa ma chiuso al pubblico, tra cedri e bergamotti, chinotti e aranci. Torneranno in produzione pure le serre, un’area sarà dedicata alle azalee che a maggio decorano Trinità de Monti. Per Natale un grande abete.

 

13.2.16 Villa Pamphili. Abusi edilizi al Casale dei Cedrati. Troppe aree commerciali rispetto alle attività culturali, replica: gli spazi sono aperti al quartiere. Il Casale aveva aperto il 5 dicembre 2015 proponendosi come centro culturale.

5.3.16 Villa Pamphili. Piantati sette alberi in ricordo di altrettanti ecologisti. Cinque meli e due sorbi, esemplari alti 4 metri per Pietro e Giuditta Procacci, Carla Nicolao Marinelli (movimento per la salvezza della villa stessa), Santino Spadaro (movimento per la salvezza del fosso della Cecchignola), Sergio Stefutti eMassimiliano Rocco (si è battuto contro il contrabbando di legname).

 

 

 



[1] Estensione di Villa Doria Pamphili. Il dato da soprintendenzaroma.it, dove il nome è riportato con la j, cioè Pamphilj. Può essere utile un confronto con villa Ada = 160 ha, villa Borghese = 80 ha, la Caffarella = 200 ettari.

[2] Alessandro Algardi (Bologna 1598 - Roma 1654) scultore e celebre restauratore di statue antiche soprattutto per incarico di Ludovico Ludovisi, oggi tutti i suoi lavori si trovano a palazzo Altemps. Celebre la statua in bronzo di Innocenzo X al Campidoglio e la tomba di Leone XI in San Pietro e il Casino Algardi all'interno di villa Pamphili che oggi appartiene alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

[3] Innocenzo X Giovanni Battista Pamphili, papa dal 1644 al 1655. Nunzio in Francia e Spagna, cardinale dal 1629, cercò di rafforzare lo Stato della Chiesa mantenendone l'autonomia. Protesse gli artisti, tra questi Bernini e Borromini. Lottò contro i Barberini del predecessore Urbano VIII. Condannò Giansenio, fu attivo nella Controriforma. La cognata donna Olimpia Maidalchini detta la Pimpaccia curò i suoi interessi e venne odiata dal popolo come testimonia Pasquino. Incaricò il Bernini di progettare la chiesa di Sant'Andrea al Quirinale, la fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona.

[4] La notizia dell'Algardi a villa Adriana da: Carlo Zaccagnini, cit.

[5] Via Olimpica in tunnel Le notizie da Repubblica del 17.04.04 e del 26.05.05.

[6] Leone XIII è il successore di Pio IX, papa dal 1878 al 1903. Gioacchino Pecci di Carpineto Romano.                   E' il papa della Rerum Novarum, è il primo papa di cui si ha un filmato, è sepolto nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

[7] Via Vitellia Dal nome dell’imperatore romano che fece costruire queste deviazione della via Aurelia. Fu imperatore per tre mesi prima di Vespasiano (settembre-dicembre 69). Nella strada si trova la chiesa di Santa Chiara (1950 opera di Paniconi e Pediconi autori dei palazzi Inps e Ina all’Eur e del quartiere Ina Casa Torre Spaccata) che fa parte del monastero delle monache di clausura Clarisse (angolo via Leone XIII).

[8] Via della Nocetta Ricorda una antica tenuta indicata con questo nome indicata nel Diario di Roma del 30 maggio 1835 come “vigna fuori porta San Pancrazio, in vocabolo Nocetta,  passata la villa Pamphili”. Potrebbe essere un diminutivo per distinguerla da quella grande sulla Salaria detta Vigna della Noce.

[9] Strade a donne. Nell’ottobre del 2007 una strada è stata intitolata ad Anna Politkovskaja (1958-2006), giornalista russa molto conosciuta per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per l’opposizione al presidente Putin. E’ stata assassinata nel suo ascensore mentre rincasava il 7 ottobre 2006.

[10] Municipio XVI Con gli accorpamenti decisi dal Consiglio Comunale l'11 marzo 2013 è diventato XIII.

[11] Camille Corot da: Paolo Hoffman, cit. pag. 297. Corot (Parigi 1796-Ville d'Avray 1875) pittore francese di paesaggi, considerato il padre dei circoli artistici parigini che diedero vita all'impressionismo. Dei dipinti realizzati nei suoi tre viaggi in Italia ne è stata realizzata una esposizione permanente al Louvre.

[12] Percorsi ciclopedonali. Il dato da "Mappa dei percorsi ciclopedonali", ed. Comune di Roma, 2008.

[13] Andrea Busiri Vici (1818-1911) Capostipite di una famiglia di architetti, fu architetto della fabbrica di San Pietro e della famiglia Pamphili. Progettò il quartiere e la fontana di piazza Mastai nel 1863-65, la facciata, l'ampliamento e il cortile di palazzo Doria in via della Gatta, l'ampliamento di palazzo Colonna in piazza Santi Apostoli nel 1876.

[14] Villino Corsini le notizie del restauro con la spesa da la Repubblica del 06.05.2004.

[15] Giancarlo Sbragia (Roma 1926-1994) attore teatrale e cinematografico. E' stato interprete di commedie di Moliere, Shakespeare, Pirandello, Cechov. In televisione ha recitato ne "I promessi Sposi" di Sandro Bolchi nel 1967 nel ruolo di narratore.

[16] Umberto Barbaro (Acireale 1902-Roma 1959) critico cinematografico e saggista. Tra i fondatori del Centro Sperimentale di Cinematografia con Luigi Chiarini nel 1936. Ha collaborato a l'Unità e Vie Nuove.

[17] Casa dei Teatri. Tutte le notizie da: www.culturaroma.it.

[18]Paolo V Camillo Borghese di Roma, Papa dal 1605-21. Fu un papa nepotista, il nipote diede avvio alla costruzione della villa e del Casino come pure della collezione d'arte oggi Galleria Borghese. Affidò a Carlo Maderno la costruzione della facciata di San Pietro su cui spicca il suo nome, eresse il transetto modificando il progetto michelangiolesco. Affidò a Flaminio Ponzio l'ampliamento del palazzo del Quirinale. Restaurò l'acquedotto che portava l'acqua da Bracciano detto di Traiano e da allora Acqua Paola, fece costruire il fontanone del Gianicolo e quello oggi in piazza Trilussa come mostra. In santa Maria Maggiore fece costruire la cappella Paolina di fronte alla Sistina e davanti alla chiesa fece erigere la colonna prelevata dalla basilica di Massenzio. Fermo sostenitore dei diritti della Chiesa entrò in conflitto con Venezia per cui lanciò l'interdetto a Venezia nel 1606. Appoggiò la lega cattolica nella Guerra dei Trent'Anni. Fece costruire i porti di Fano e Civitavecchia.

[19] Edoardo Collamarini (Bologna 1863-1928) architetto, le sue opere maggiori sono la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Bologna (quartiere della Bolognina) e restaurò la basilica di Santo Stefano sempre a Bologna.

[20] Progetto Borromini per il Casino di Villa Pamphili. Un documento rinvenuto nella biblioteca Vaticana e pubblicato da Paolo Portoghesi ci fornisce una immagine della villa come fortezza. Un testo chiarisce le idee di Borromini.

[21] Vittoria Nenni figlia minore di Pietro Nenni, segretario e poi presidente del PSI negli anni della Resistenza e nel dopoguerra. Sposò giovanissima un francese con il quale entrò nella Resistenza in Francia. Nel 1942 fu arrestata dalla Gestapo, il marito venne fucilato, lei deportata ad Auschwitz in Polonia. Morì di tifo nell'estate del 1943. Il padre seppe della sua morte solo nel maggio 1945.

[22] Selma Lagerlof scrittrice svedese (1858-1940) autrice di numerosi racconti e romanzi basati sulla vita svedese del passato. E’ stata la prima donna vincitrice del premio Nobel per la Letteratura nel 1914.

[23] Questa notizia dei cigni da la Repubblica del 31.05.2008.

[24] Nutrie. Non più perché stavano demolendo gli argini del lago e del canale.

[25] Casale di Giovio. Tutte le notizie da: sovrintendenzaroma.it.